APPROFONDIMENTI

Valutazione Microclima Invernale in AziendaIndietro

Con l’avvicinarsi della stagione invernale e del conseguente abbassamento delle temperature esterne, il rischio “microclimatico” in ambienti di lavoro diventata particolarmente importante.

L’analisi e la gestione del rischio microclimatico per i lavoratori è una tematica particolarmente sensibile, anche se spesso sottovalutata: il microclima influisce infatti in maniera significativa sulla qualità degli ambienti in cui si si lavora e quindi sul benessere e sul rendimento produttivo delle persone che svolgono la propria attività fino anche a condizionare lo stato di salute dei lavoratori negli ambienti più a rischio.

L'uomo è un organismo “omeotermo”: i valori di temperatura interna del corpo devono essere mantenuti entro un campo estremamente ristretto (attorno ai 37,0 C°) che garantisce le condizioni di benessere e di salute dell’individuo.

Il rischio microclimatico è un rischio che dipende dall’adeguatezza dei parametri termici che caratterizzano un luogo di lavoro (temperatura, umidità, velocità dell’aria, …); a seconda delle diverse situazioni può determinare un discomfort termico (ambienti moderati, es. uffici) fino ad arrivare a costituire un pericolo immediato per la salute (ambiente severi, es. reparti produttivi, magazzini non riscaldati, celle frigo).

Gli ambienti severi freddi, presentano temperature ambientali basse (indicativamente inferiori a 10°C). Le possibili conseguenze di un’esposizione a tali temperature non adeguatamente gestita si manifestano come situazioni di possibile rischio per la salute in generale (dall’ipotermia all’assideramento nei casi più estremi)  o con effetti locali (es., morso da freddo, piede di trincea). Per poter gestire correttamente questa problematica si fa riferimento alla norma tecnica UNI EN ISO 11079 (IREQ). Nella norma vengono infatti fornite le istruzioni per la scelta di abbigliamento idoneo o l’utilizzo di DPI specifici per il freddo previa determinazione dei parametri ambientali specifici delle aree oggetto di indagine e delle attività che vengono svolte al loro interno.

Nonostante all’interno degli ambienti moderati (uffici, laboratori e affini) i rischi legati alla salute siano trascurabili, occorre comunque valutare i parametri ambientali al fine di garantire il comfort dei lavoratori; infatti il benessere concorre al miglioramento dell’ambiente e dell’attività lavorativa (UNI 7730 - PPD).

L’utilizzo degli indici di rischio permette di valutare oggettivamente e non soggettivamente la qualità dell’ambiente in cui si opera: affidarsi a sole “sensazioni” soggettive non può essere ritenuta una metodologia corretta di analisi, specie in ambienti severi.

In situazioni particolarmente gravose non affidarsi a dati oggettivi può addirittura rilevarsi pericoloso (sottostima della problematica). Il D.lgs 81/08 e s.m.i al Capo I - Titolo VIII inserisce il rischio microclimatico nei fattori di rischio riferibili agli “agenti fisici” (da valutare con periodicità quadriennale, o comunque a seguito di modifiche sostanziali).

La nostra società si rende disponibile per valutare il ”microclima” presso la Vs. realtà aziendale (ambienti moderati, severi caldi/freddi) tramite una preliminare campagna di misura dei principali parametri fisici ambientali (temperatura,umidità,…) eseguita con apposita strumentazione, la raccolta di informazioni riguardo alle attività svolte e all’abbigliamento a disposizione degli addetti che verranno poi elaborati per poter disporre di indici di riferimento da confrontare con i limiti di legge ed avere un giudizio oggettivo sull’ambiente e sulle condizioni di lavoro.  

Stefano Moscatelli