APPROFONDIMENTI

Valutazione del Rischio Atmosfere Sotto-OssigenateIndietro

La carenza di ossigeno (atmosfera sotto-ossigenata) si ha quando la concentrazione di ossigeno nell’aria è inferiore al 19,5%.

Sotto tale soglia viene meno l'efficienza psichica e fisica e al diminuire di questa si passa rapidamente allo stato di semi incoscienza e alla morte, in assenza di sintomi fisiologici premonitori che possano allertare la vittima. Anche se generalmente non considerate pericolose, alcune sostanze possono causare asfissia per l'impoverimento del tenore di ossigeno nell'atmosfera: è questo il caso di gas tecnici o inerti quali azoto, argon, elio, CO2 , ecc. Quando la concentrazione di ossigeno nell’aria diminuisce, si arriva rapidamente ad una situazione che presenta un rischio significativo di asfissia. Qualsiasi ambiente in cui vengono introdotti gas tecnici/ inerti o liquidi criogenici, può essere interessato dai pericoli derivanti dalla carenza di ossigeno.

Tra le applicazioni tipiche abbiamo:

- Industria elettronica (impiego gas di protezione, drypacks);
- Industria metallurgica (atmosfere protettive trattamenti termici);
- Industria alimentare (utilizzo gas inerti per produzione e confezionamento);
- Industria farmaceutica;
- Laboratori chimici (ad es. utilizzo bombole di gas campione);
- Settore ospedaliero (ad es. locali per risonanza magnetica RMN, crioconservazione, ecc.);
- Applicazioni criogeniche in genere;
- Applicazioni di inertizzazione;
- Applicazioni di taglio laser o al plasma;
- Azionamento dispositivi pneumatici (ad es. centraline oleodinamiche mantenute in pressione con azoto);
- Impianti di spegnimento antincendio a CO2 (locali di scarica e locali di stoccaggio bombole);
- Centrali frigorifere (presenza CO2 ).

Il rischio è in genere maggiore in locali di stoccaggio gas o liquidi criogenici, in locali scarsamente ventilati, piccoli locali chiusi, locali sotterranei e aree di trasferimento di contenitori di liquidi criogenici. Il rischio connesso all’utilizzo dei gas tecnici e inerti, con particolare riferimento all’impoverimento del tenore di ossigeno a seguito di rilascio accidentale in ambiente, ad oggi, non viene ancora affrontato nella sua specificità. La valutazione del rischio atmosfere sotto-ossigenate si pone l’obiettivo di fornire una metodologia oggettiva per valutare il rischio asfissia connesso all’utilizzo di gas tecnici e inerti negli ambienti di lavoro, consentendo di adottare le misure di prevenzione e protezione più adeguate, ove necessario. La valutazione si applica ad ambienti di lavoro ordinari, secondo quanto richiesto dal D.Lgs. 81/08, Art. 17 comma 1 lettera a) e Art. 28 comma 1; non considera gli spazi confinati, già oggetto di valutazione apposita.

dott. Andrea Guzzetti