APPROFONDIMENTI

Se mi punge…Indietro

  • Un emenottero (ape, vespa, calabrone)… in caso di puntura di un emenottero si possono avere segni e sintomi locali come irritazione, arrossamento, gonfiore e prurito o in casi di gravi reazioni allergiche nausea, tachicardia, difficoltà respiratorie e shock. Se vi è comparsa di reazioni locali è sufficiente applicare un unguento “dopo puntura” ed eventualmente del ghiaccio o acqua fredda sulla zona interessata; qualora compaiano sintomi diffusi posizionarsi o posizionare la vittima supina con gambe sollevate di circa 20-30 cm, controllare i parametri vitali e chiamare il 112.

E’ possibile che si verifichi la comparsa di reazioni locali anche alcuni giorni dopo la puntura, a volte accompagnati da febbre, è opportuno in questo caso recarsi dal medico curante per valutare se vi è un’infezione.

  • Una zecca… in caso di puntura la zecca sarà attaccata alla pelle, si può verificare un arrossamento cutaneo, gonfiore e dolore. Afferrare la zecca con una pinzetta il più vicino possibile alla pelle e rimuoverla piano ma con decisione, se la testa non dovesse staccarsi correttamente potrebbe fare infezione, disinfettare la cute e consultare un medico per valutare se è necessaria una copertura antibiotica.

  • Un serpente…in caso di morso di un serpente, sarà visibile l’impronta dei denti accompagnata da gonfiore, dolore e formicolio nella zona del morso, in casi gravi possono sopraggiungere, freddo, visione offuscata, difficoltà respiratorie, nausea e vomito. E’ opportuno sdraiarsi o far sdraiare la vittima, evitare di sollevare l’arto interessato dal morso, pulire il morso con un antisettico, restare calmi e idradati, e chiamare il 112 il prima possibile.

  • Una medusa…in caso di ustione da medusa comunemente presente nel mediterraneo si possono verificare rossore localizzato, vescicole e bolle, dolore, bruciore formicolio e intorpidimento, prurito e, raramente, shock anafilattico; le meduse tropicali sono invece più pericolose e possono avere effetti molto gravi. E’ importante uscire dall’acqua e pulire la parte interessata da filamenti residui con acqua di mare, evitare l’acqua dolce perché potrebbe provocare la rottura di eventuali filamenti di medusa rimasti sulla cute e provocare ancora più bruciore; consultare un medico per valutare se è necessaria una terapia locale. Evitare l’esposizione della cicatrice al sole nei giorni successivi, il sole renderebbe più duratura la cicatrice. Se ci si reca in zone tropicali è bene informarsi sulla tipologia di meduse presenti e sui loro effetti in modo da proteggersi.

  • Un riccio di mare… in caso di puntura con un riccio di mare nella zona interessata dalla puntura, possono essere evidenti gli aculei che sporgono dalla pelle o delle papule puntiformi, ruvide, generate da un insieme di piccoli frammenti penetrati nella cute. Saranno presenti dolore, arrossamento e gonfiore. In caso di permanenza di frammenti nella cute potrebbe verificarsi un’infezione anche a distanza di tempo. Poiché gli aculei sono molto delicati e si rompono facilmente si consiglia di far effettuare la rimozione da personale medico ed è bene verificare la copertura antitetanica.

Chiara Frezzini