APPROFONDIMENTI

Re-start, step by stepIndietro

Siamo attualmente immersi in un contesto dove serpeggia sempre più spesso nelle nostre conversazioni l’idea di “ritornare”, ritornare in ufficio, ritornare a uscire, ritornare alla “normalità”, tuttavia non sapendo bene di che normalità si stia parlando. Ritornare non è facile come si pensa, proprio perché costruire una nuova routine e quindi attivare un cambiamento può creare crisi e senso di inadeguatezza.

L’emergenza sanitaria ha dato il via a vissuti emotivi di paura e a percezione di instabilità, assetti che ci hanno reso talvolta vulnerabili e sguarniti di strumenti, è tempo di reperire questi strumenti e, in un’ottica di rientro alla più abituale quotidianità lavorativa, di riconoscere ruoli e responsabilità all’interno delle nostre organizzazioni. E’ dunque così che l’intera popolazione aziendale si deve riunire e superare la sfida del momento, affidandosi alle strutture e al personale che è proposto alla gestione delle risorse umane, punto dal quale ricominciare e grazie al quale creare valore aggiunto.

Come supportare pertanto i nostri lavoratori? Le strategie sono molteplici e ognuna valida ma da contestualizzare alla realtà di cui facciamo parte. Noi diamo qualche suggerimento!

Promuovere modalità comunicative cooperative: di questi tempi è fondamentale creare una rete all’interno del proprio team e tra i diversi team di lavoro, diventa necessario rendere agile e semplice il processo di segnalazione di eventuali non conformità col fine di agevolare l’ingaggio da parte dei lavoratori a rendersi parte di questi flussi operando collettivamente in direzione di una prevenzione sistemica e condivisa.

Fornire un servizio di supporto psicologico o organizzativo laddove si identifichino situazioni a rischio o richieste di sostegno spontanee da parte dei nostri collaboratori: perché uno sportello d’ascolto può essere efficace? Riconoscere, elaborare e gestire vissuti emotivi e sociali complessi aumenta i livelli di resilienza e fortifica competenze cognitive come memoria e attenzione, dando strumenti per governare pensieri intrusivi e ruminazioni mentali inefficaci, al contrario talvolta potenziali fonti di ansia e stress, anche sul luogo di lavoro.

Proporre wellbeing tips settimanali: risulta molto utile beneficiare con costanza di iniziative volte a migliorare la salute e il benessere dell’intera organizzazione in questo periodo di revisione e re-inizio, possibile questo implementando realistiche e concrete modalità di gestione dello stress e bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa. I suggerimenti potrebbero essere volti a programmi e classi di apprendimento di strumenti specifici per aumentare la nostra resilienza e le nostre skills di fronteggiamento rispetto a stati emotivi invalidanti, o strumenti volti a sensibilizzare e rendere maggiore la consapevolezza sulle misure preventive potenzialmente utilizzabili all’interno e all’esterno del luogo di lavoro.

Riteniamo che il valore maggiormente impattante sia mettere al centro le qualità dei collaboratori, sfruttando il periodo per individuare talenti e potenzialità magari rimaste latenti, attivare strutturati momenti di confronto e monitoraggio del team…aumentando così ingaggio, senso di appartenenza al gruppo di lavoro e commitment da parte dell’intero sistema aziendale, che mai come ora necessita di spinta e focus sui valori interni condivisi!

Ricordiamolo… “Il tutto è più della somma delle sue parti”. Buon lavoro!

Giulia Lembo