APPROFONDIMENTI

La valutazione del microclima estivoIndietro

Affrontare il caldo estivo senza prendere le dovute precauzioni può avere conseguenze molto gravi, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione e per i lavoratori che operano in ambienti microclimatici a rischio. Le ondate di calore sono infatti decisamente pericolose per tutti noi poiché debilitano il nostro organismo e possono causare effetti anche a lungo termine sulla nostra salute. Per questo ogni anno il Ministero della Salute vara un apposito Programma Nazionale di Prevenzione per fornire gli strumenti e le informazioni necessarie a difendersi dal caldo
 

CONSEGUENZE SULLA SICUREZZA DEL LAVORO

L’eccesso di calore ha come conseguenza anche un aumento degli infortuni sul lavoro poiché le elevate temperature possono causare malori e ridurre la capacità di attenzione del lavoratore. Nel caso di malori dovuti al caldo si parla di stress termico e si verifica quando il sistema di termoregolazione dell’organismo fallisce. I tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti in estate sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni.
 

QUALI SONO I LAVORATORI PIÙ A RISCHIO?

Coloro che lavorano all’aperto e coloro che svolgono attività complesse e pesanti. I settori più esposti sono: agricoltura, silvicoltura e pesca; costruzioni; elettricità, gas e acqua; industrie all’aperto e trasporti. Se fate parte di queste categorie ricordatevi di bere acqua regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete (almeno 1 bicchiere ogni 15 - 20 minuti!); se possibile indossate vestiti leggeri, chiari e traspiranti (cotone o lino) e comunque mai a pelle nuda; spruzzatevi spesso con dell’acqua fresca; fate delle interruzioni costanti e riposatevi all’ombra per qualche minuto; evitate di lavorare da soli.

Inoltre se lavorate all’aperto ricordatevi di indossare sempre le dovute precauzioni per proteggervi dalle radiazioni UV! E non dimenticate di farlo anche quando il cielo è nuvoloso perché i raggi ultravioletti delle radiazioni solari passano attraverso le nuvole.

 

COS’È IL MICROCLIMA

Per microclima si intende il complesso dei parametri climatici dell’ambiente nel quale un individuo vive o lavora. L’interazione dell’individuo con l’ambiente termico che lo circonda può dar luogo ad una serie di effetti estremamente varia che spazia da aspetti di tipo percettivo (comfort/discomfort) ad aspetti di tipo prestazionale fino ad aspetti che coinvolgono elementi fisiologici e finanche le funzioni vitali dell’individuo stesso (Parsons 2003).

Secondo le indicazioni tecniche gli ambienti vengono suddivisi in moderati e severi, secondo il seguente criterio: 1) gli ambienti moderati sono ambienti nei quali gli scambi termici fra soggetto e ambiente consentono il raggiungimento di condizioni prossime all’equilibrio termico, ovvero di comfort; 2) gli ambienti severi sono invece quelli in cui le condizioni ambientali sono tali da determinare nel soggetto esposto uno squilibrio termico che potrebbe rappresentare un fattore di rischio per la sua salute.

 

INDICAZIONI NORMATIVE SULLA VALUTAZIONE DEL MICROCLIMA

Nel D.LGS. 81/08 e s.m.i. (Titolo VIII, Capo I) si sottolinea il principio (affermato in generale all’art. 28 e ribadito relativamente agli agenti fisici all’art. 181) che obbliga il Datore di Lavoro alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, incluso pertanto anche quello dovuto all’esposizione a microclima, in relazione ai quali esiste quindi l’obbligo (sanzionabile) alla valutazione ed all’identificazione delle misure preventive e protettive per minimizzare il rischio. Il Datore di Lavoro ha inoltre l’obbligo di provvedere affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro, e i loro rappresentanti, vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi. A norma dell’art. 181 comma 2, la valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici è prevista con cadenza almeno quadriennale, e deve essere aggiornata in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori.

Tale obbligo assume particolare rilevanza nel caso dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio o in caso di luoghi di lavoro particolarmente a rischio (ad esempio all’esterno o in ambienti produttivi).

 

COSA FARE IN CASO DI MALORE SUL LUOGO DI LAVORO

Cosa fare se un vostro collega sta male a causa di un colpo di calore? Chiamate immediatamente il vostro Addetto al Primo Soccorso e il 118Rimanete accanto al collega fino all’arrivo dei soccorsi e posizionatelo all’ombra e al fresco: sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea. Slacciategli o addirittura togliete gli abiti più pesanti e cercate di raffreddarlo avvolgendolo, ad esempio, in un lenzuolo bagnato e ventilandolo o, in alternativa, raffreddando la pelle con acqua fresca (ATTENZIONE però che non sia fredda): in particolare su fronte, nuca ed estremità, ventilando e spruzzando acqua sul corpo.

Se avete dei dubbi e volete consultare uno specialista vi consigliamo di rivolgervi al vostro Medico del Lavoro che saprà indicarvi come gestire il personale più a rischio anche i base alle loro condizioni di salute.

Per richiedere un preventivo sulla valutazione del microclima o per informazioni potete contattarci all'indirizzo commerciale@tecnoimp.it