APPROFONDIMENTI

Calura estiva, sole e lavoratori… quali sono i rischi?Indietro

Le ondate di calore sono decisamente pericolose per tutti noi poiché debilitano il nostro organismo e possono causare effetti anche a lungo termine sulla nostra salute. Soprattutto le persone più vulnerabili (anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza, lavoratori all’aperto) dovrebbero prestare particolare attenzione e adottare tutte le misure necessarie alla propria salvaguardia.

Purtroppo l’eccesso di calore ha come conseguenza anche un aumento degli infortuni sul lavoro poiché le elevate temperature possono causare malori e ridurre la capacità di attenzione del lavoratore… e quindi aumentare il rischio di infortuni. Nel caso di malori dovuti al caldo si parla di stress termico e si verifica quando il sistema di termoregolazione dell’organismo fallisce. La temperatura dell’aria, il ritmo di lavoro intenso, la ventilazione, l’umidità, gli indumenti da lavoro, sono tutti fattori che conducono allo stress termico. I tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti in estate sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni.

Cosa fare se un vostro collega sta male a causa di un colpo di calore? Chiamate immediatamente il vostro Addetto al Primo Soccorso e il 118. Rimanete accanto al collega fino all’arrivo dei soccorsi e posizionatelo all’ombra e al fresco: sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea. Slacciategli o addirittura togliete gli abiti più pesanti e cercate di raffreddarlo avvolgendolo, ad esempio, in un lenzuolo bagnato e ventilandolo o, in alternativa, raffreddando la pelle con acqua fresca (ATTENZIONE però che non sia fredda): in particolare su fronte, nuca ed estremità, ventilando e spruzzando acqua sul corpo.

Quali sono i lavoratori più a rischio?
Coloro che lavorano all’aperto e coloro che svolgono attività complesse e pesanti. I settori più esposti sono: agricoltura, silvicoltura e pesca; costruzioni; elettricità, gas e acqua; industrie all’aperto e trasporti. Se fate parte di queste categorie ricordatevi di bere acqua regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete (almeno 1 bicchiere ogni 15 - 20 minuti!); se possibile indossate vestiti leggeri, chiari e traspiranti (cotone o lino) e comunque mai a pelle nuda; spruzzatevi spesso con dell’acqua fresca; fate delle interruzioni costanti e riposatevi all’ombra per qualche minuto; evitate di lavorare da soli.

Infine… se lavorate all’aperto ricordatevi di indossare sempre le dovute precauzioni per proteggervi dalle radiazioni UV! E non dimenticate di farlo anche quando il cielo è nuvoloso perché i raggi ultravioletti delle radiazioni solari passano attraverso le nuvole!

Se avete dei dubbi e volete consultare uno specialista vi consigliamo di rivolgervi al vostro Medico del Lavoro che saprà indicarvi come gestire il personale più a rischio anche i base alle loro condizioni di salute.

In caso di necessità o informazioni potete contattarci all'indirizzo medicinadellavoro@tecnoimp.it