Oggi parleremo di reflusso gastro esofageo, una sintomatologia che colpisce diverse persone nella quotidianità.
La malattia da reflusso gastroesofageo viene causata dai succhi gastrici che risalgono e vengono in contatto con la parete dell'esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.
È una condizione che colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa ma è meno frequente nelle popolazioni asiatiche.
Nel 30-35% dei casi la Malattia da Reflusso Gastroesofageo si complica con erosioni a livello dell'esofago, esofagite, raramente con ulcere o restringimenti (3-5%), mentre nella maggior parte dei casi non determina lesioni, ma solo sintomatologia.
I sintomi “tipici” del reflusso gastroesofageo sono:
- Bruciore dietro lo sterno, la pirosi retrosternale, che si irradia posteriormente fra le scapole o al collo fino alle orecchie;
- Rigurgito acido, con la percezione di liquido amaro o acido in bocca.
I sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata, oppure in modo intermittente. Ad esempio, il reflusso può verificarsi al risveglio, dopo i pasti e durante la notte (tipicamente da mezzanotte alle 3 di mattina) o solo in posizione sdraiata e mentre ci si piega in avanti (es. mentre si allacciano le scarpe).
I sintomi "atipici" sono più rari e dipendono da persona a persona. Possono essere: sensazione di nodo alla gola con difficoltà a deglutire, difficoltà di digestione con nausea, laringite cronica, tosse, singhiozzo, asma, dolore toracico e insonnia.
Di seguito alcune raccomandazioni sugli alimenti suggeriti ai soggetti che convivono quotidianamente con la malattia da reflusso gastro-esofageo.
Raccomandazioni dietetiche generali
- Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli e frequenti;
- Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi;
- Evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde;
- Evitare primi piatti in brodo e l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti. I liquidi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata;
- Mangiare lentamente.
Alimenti non consentiti
- Cibi fritti, piatti già pronti (in quanto contengono molti grassi);
- Salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro;
- Carni molto cotte (stracotti, gulasch, bolliti, ragù);
- Grasso visibile della carne e degli affettati;
- Superalcolici.
Alimenti consentiti con moderazione
- Alimenti integrali;
- Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta;
- Caffè anche decaffeinato, tè, bevande gassate;
- Vino (massimo 2 bicchieri al giorno per i maschi, 1 per le femmine).
Alimenti consentiti e consigliati
- Frutta e verdura (almeno una porzione a pasto, nei casi più gravi prevalentemente cotta o frullata), acqua (non meno di 1,5 litri al giorno);
- Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati;
- Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, oppure formaggi parzialmente decremati come il Grana Padano DOP;
- Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello;
- Pesce: branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla);
- Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo;
- Uova;
- Olio extra-vergine di oliva a crudo.
Regole comportamentali
- Smettere di fumare.
- Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita.
- Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo mangiato, aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi.
- Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno.
- Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm quando si dorme, in quanto aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale.
- In presenza di sovrappeso od obesità, è opportuno ridurre gradualmente il peso e la circonferenza addominale.
A settimana prossima,
Rachele Penati
Medico Chirurgo