APPROFONDIMENTI

#MedMonday: PUNTURE DA MEDUSE Indietro

È finalmente arrivata la stagione del mare e dei bagni, ma a volte, durante questa attività, ci troviamo a contatto con degli animali innocui, ma fastidiosi se disturbati: le meduse.

 

Le meduse sono invertebrati marini, hanno corpi a forma di ombrello dalla consistenza gelatinosa (il 98% del loro corpo è composto da acqua), che racchiudono le strutture interne, da cui si dipartono tentacoli di numero e dimensioni variabili. I tentacoli sono ricoperti da strutture specializzate chiamate nematocisti, che a loro volta contengono filamenti o tubuli urticanti: in seguito alla stimolazione meccanica o chimica, la pressione all’interno di queste strutture aumenta ed esse letteralmente “esplodono”, spingendo all’esterno i filamenti che iniettano veleno all’interno della vittima .

 

Può succedere di incontrarli durante i nostri bagni e di venire punti da esse. Ecco 10 consigli da seguire se si viene punti da una medusa.

 

  1. Se si sta nuotando al largo e si viene sfiorati da una medusa, evitare movimenti scomposti; respirare bene e cercare di raggiungere con calma la riva. Se è necessario, chiedere aiuto a qualcuno. Appena possibile, uscire subito dall’acqua.

  2. Lavare la parte colpita con acqua di mare, in modo da diluire la tossina non ancora penetrata. Evitare di utilizzare acqua minerale, in quanto la differenza di concentrazione osmotica potrebbe indurre le nematocisti a rilasciare ulteriore veleno. Evitare di compiere l’operazione di lavaggio a mani nude, in quanto questo causa il passaggio delle tossine tra diverse superfici.

  3. Pulire la pelle dai filamenti residui. Per rimuoverli, usare una tessera di plastica rigida, come bancomat o carta di credito, oppure un coltello usato di piatto.

  4. Applica un gel astringente al cloruro d’alluminio, meglio se a una concentrazione del 5%. Serve a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine (si acquista in farmacia).

  5. Se subentrano delle complicazioni, come reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione, recarsi al pronto soccorso o chiamare il 112.

  6. Non strofinare la zona colpita con sabbia o con una pietra tiepida.

  7. Non utilizzare ammoniaca, urina, aceto, alcol: potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita.

  8. Non grattare l’area interessata dalla puntura, in quanto questo può causare le rottura di eventuali nematocisti residue, liberando ulteriore veleno.

  9. Se la reazione è localizzata, non utilizzare creme al cortisone o contenenti antistaminico. Questi principi attivi invece possono essere assunti per via orale in caso di lesioni diffuse o di disturbi generali.

  10. Proteggere l’area interessata dalla puntura dal solo per qualche giorno. Infatti, nella fase di guarigione, l’arrossamento lascia il posto a un’iperpigmentazione, che i raggi ultravioletti potrebbero rendere duratura. Per evitare antiestetiche macchie scure, usa una crema a filtro totale (50+).

 

Buon bagno a tutti, in Sicurezza!

 

Dott.ssa Rachele Penati