Con il termine primo soccorso si intendono quelle manovre orientate a tenere in vita l’infortunato o a stabilizzarlo senza l’uso di farmaci e/o strumentazioni; esso è infatti praticabile da qualsiasi persona.
Il Paediatric Basic Life Support è dedicato ai pazienti in età pediatrica e viene differenziato in base all'età del paziente:
neonato: da 0 a 28 giorni
infante: da 1 mese a 12 mesi
bambino: oltre i 12 mesi al raggiungimento degli standard minimi per il BLSD Adulto ( >25kg di peso - > 8 anni).
Esso viene diviso in 4 fasi:
Valutazione della coscienza: chiamare il bambino per nome e, in caso di mancata riposte, porvare a risvegliarlo con uno stimolo doloroso (esempio un pizzicotto)
Se il bambino non reagisce:
Allertare i soccorsi (in Italia componendo il 112)
Posizionare il bambino supino su un piano rigido (tavolo o pavimento) e allinearne gli arti, evitando movimenti bruschi e potenzialmente dannosi
Posizionare la testa in posizione neutra:
nell'infante posizionando un piccolo spessore (come una tovaglia ripiegata) sotto la schiena, in modo che l'asse occhi-orecchie risulti perpendicolare al piano;
nel bambino attraverso una modica estensione all'indietro del capo.
Valutazione del respiro: utilizzare la manovra GAS (Guardare l'espansione del torace, Ascoltare la presenza di rumori respiratori e Sentire il flusso d'aria sulla propria guancia) per 10 secondi:
se il bambino respira, ma è ancora incosciente, va posizionato nella posizione laterale di di sicurezza e ricontrollato periodicamente, aspettando i soccorsi;
se il bambino non respira, proseguire con il punto 3.
Insufflazioni
Eseguire 5 delicate ventilazioni bocca-a-bocca. Se non succede niente, iniziare con la rianimazione cardiopolmonare (punto 4)
Compressioni
Il massaggio cardiaco va eseguito premendo sulla metà inferiore sternale, comprimendo il torace di circa 1/3, a una frequenza tra le 100 e le 120 compressioni al minuto.
Nel neonato e nell'infante si utilizzano due dita per il massaggio, prestando sempre attenzione alla testa;
Nel bambino si utilizza solitamente una mano sola; se la corporatura del paziente lo consente, si può utilizzare anche la tecnica classica a due mani.
Il rapporto compressioni-ventilazioni deve essere:
nel neonato di una ventilazione ogni 3 compressioni (3:1)
nell'infante e nel bambino di 2 ventilazioni ogni 15 compressioni (15:2)
Continuare l’alternanza delle manovre descritte 5 colpi interscapolari a 5 compressioni fino all'avvenuta disostruzione, all'arrivo dei soccorsi o allo sfinimento fisico del soccorritore. Nel caso il bambino riprenda a respirare, posizionarlo nella posizione laterale di sicurezza, monitorandolo continuamente fino all’arrivo dei soccorsi.
Ostruzione da corpo estraneo
L’incidenza maggiore si verifica tra i 6 mesi e i 2 anni. Vi sono determinati segni di ostruzione che devono allertare l’adulto; essi sono: episodi assistiti di ingestione di corpi estranei; tosse; soffocamento; insorgenza improvvisa dei sintomi; episodi recenti di gioco o di ingestione di piccoli oggetti.
Se il bambino si lamenta ma riesce a piangere, tossire (in maniera efficace) o anche a parlare, non è necessario fare nulla ma semplicemente incoraggiarlo a tossire. E’ consigliato allertare comunque i soccorsi.
Se invece il bambino è comunque cosciente ma non riesce né a tossire né a parlare, bisogna mettere in atto subito le manovre di disostruzione pediatria.
In caso di infante, posizionarlo su un piano rigido e alternare:
5 colpi sulla schiena, tra le scapole (evitare di colpire la testa ma uscire lateralmente con la mano);
5 compressioni toraciche, con la stessa tecnica del massaggio cardiaco descritto precedentemente.
Nel bambino bisogna invece posizionarsi alle sue spalle e alternare:
5 colpi sulla schiena, tra le scapole, avendo cura di non colpire la testa (via di fuga laterale);
5 compressioni subdiaframmatiche, effettuate abbracciando il bambino, ponendo le mani "a pugno" nella zona sottostante lo sterno e dando un colpo deciso verso l'alto e verso di sé (come la manovra di Heimlich).
Continuare l’alternanza delle manovre descritte 5 colpi interscapolari a 5 compressioni fino all'avvenuta disostruzione, all'arrivo dei soccorsi o allo sfinimento fisico del soccorritore. Nel caso il bambino diventi incosciente, seguire la procedura di rianimazione pediatrica precedentemente descritta.
A settimana prossima!
Dott.ssa Rachele Penati,
Medico Chirurgo c/o Istituti Clinici Scientifici Maugeri