APPROFONDIMENTI

#MedMonday: PREVENZIONE DEL TUMORE ALLA PROSTATAIndietro

In molti paesi occidentali, compresa l’Italia, il tumore della prostata rappresenta il tumore più frequente nel sesso maschile, con un trend in aumento registrato negli ultimi anni in considerazione dell’aumento medio dell’età e di un più diffuso utilizzo del dosaggio di PSA nel sangue.

CAUSE E FATTORI
Ad oggi, non vi sono cause specifiche nell’insorgenza del tumore della prostata. Tuttavia vi sono alcuni fattori ritenuti predisponenti. Tra questi l’età gioca il ruolo predominante mentre la razza e la familiarità sono state dimostrate associate ad un più alto rischio di insorgenza. Per di più alcuni fattori genetici sembrerebbero avere un ruolo diagnostico e prognostico. Tra quest’ultimi sono da ricordare i geni BRCA1 e 2 - dimostrati importanti nella genesi anche di tumori del sesso femminile come mammella e ovaie. In ultimo, l’obesità e una dieta ricca di grassi animali e povera di frutta e verdura sembrerebbero essere associati ad un rischio più alto.

PREVENZIONE
In considerazione dell’assenza di specifici agenti causanti il tumore della prostata, non esiste una prevenzione primaria specifica. Si suggeriscono infatti solo alcune regole comportamentali come una regolare attività fisica, un adeguato consumo di frutta e verdura fresche e la riduzione nella dieta di cibi ricchi di grassi insaturi. Per di più, per quanto tutti i protocolli di screening proposti hanno fallito nei loro intenti, la comunità urologica internazionale suggerisce lo screening spontaneo composto da un annuale dosaggio del PSA con visita urologica comprensiva di esplorazione rettale.

Tendenzialmente lo screening spontaneo viene indicato in uomini con più di 50 anni, ma questo dovrebbe essere anticipato in soggetti con familiarità per tumore della prostata, mammella e ovaio.

FALSI MITI

  • Il tumore della prostata comporta disturbi urinari! Tendenzialmente questo è falso in quanto nella maggior parte dei casi il tumore della prostata è asintomatico e la sintomatologia disurica è da correlarsi ad una iperplasia benigna della parte centrale della ghiandola prostatica. Tuttavia, nei casi più avanzati, il tumore della prostata può causare ritenzione urinaria sino all’insufficienza renale e diversi gradi di sintomatologia in caso di localizzazioni metastatiche.
  • Il PSA elevato è sempre indice di tumore della prostata! Falso. Il PSA è un indice di salute prostatica e può innalzarsi anche per iperplasia prostatica e fenomeni infiammatori. È stato dimostrato un aumento di rischio di tumore oltre i valori di 4 ng/ml e una forte correlazione con il tumore per valori superiori ai 10 ng/ml. Nota bene: è molto importante anche il trend del PSA che quindi andrebbe fatto leggere da specialisti del settore come gli urologi.
  • Faccio un'ecografia tutti gli anni quindi, anche se il PSA è elevato, sono tranquillo! Falso. L’ecografia ha un bassissimo potere diagnostico circa il tumore della prostata e non può sostituire il PSA e la visita con l’urologo.
  • Il tumore della prostata ha un alto tasso di mortalità! A tutt’oggi questo è vero, ma è giustificato anche dall’alta incidenza. Il tumore della prostata ha un altissimo tasso di curabilità se diagnosticato in tempo.


IN CONCLUSIONE
In consiglio è quindi quello di avere un buono stile di vita, mangiando sano e facendo attività fisica regolare.
Eseguire il PSA è semplice e poco costoso ed è consigliato in associazione alla visita urologica per i soggetti con più di 50 anni e senza familiarità per il tumore della prostata, o anche prima per coloro che ne hanno familiarità

Rimandiamo a questa brochure della Società Italiana di Urologia per approfondimenti: tumore della prostata
E alle linee guida dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica: carcinoma della prostata