Le lesioni muscolari sono il trauma più comune dello sport, sia in quello individuale che in quello a squadre.
Queste lesioni sono classificate in:
DOMS (Dalayed Onset Muscle Soreness) = Danni Muscolari a Insorgenza Tardiva:
LESIONE MUSCOLARI:
I sintomi sono: insorgenza acuta riferibile a un gesto atletico specifico, a seguito di cui l’atleta deve interrompere l’attività; il dolore è localizzato, ben riproducibile e si avverte durante specifici movimenti. Prognosi 15 giorni.
I sintomi sono: insorgenza acuta del dolore in un momento specifico e l’atleta deve interrompere l’attività sportiva immediatamente; il dolore è localizzato, ben riproducibile e l’attività fisica è impossibile. Prognosi 20-60 giorni
Trattamento Lesioni Grado 1-2-3
Il tempo di guarigione del muscolo è diverso e varia a seconda della gravità della lesione.
Questo processo però si può dividere in tre distinte fasi biologiche:
2) Fase di riparazione/rigenerazione: questa fase si raggiunge quando l’edema è risolto, non vi è dolore durante la contrazione isometrica e durante lo stretching, il ROM (Range of Motion) è completo. In questa fase si introducono contrazioni concentriche con carichi di lavoro via via più intensi; possono essere inseriti esercizi eccentrici, ma in maniera molto controllata; è utile inserire esercizi di controllo motorio e di “core stability”; è utile l’utilizzo di cyclette o la ripresa della camminata.
3) Fase di rimodellamento. In questa fase, non deve esserci più dolore durante contrazione concentrica contro resistenza e possibilità di contrazione eccentrica sub massimale senza dolore. Il trattamento deve essere focalizzato su: esercizi di rinforzo con resistenza via via crescente, focalizzati principalmente sulla contrazione eccentrica; si inserisce lo stretching, con aumento del tempo di allungamento del muscolo progressivo. Può essere reinserita la corsa con velocità incrementabile progressivamente. Vengono inoltre inseriti esercizi propedeutici per la ripresa dell’attività sportiva.
Ritorno allo sport
Non vi sono indicazioni scientifiche approvate per il ritorno allo sport. Ci sono però 5 punti comuni che devono essere presenti per il ritorno ottimale:
1. Assenza di DOLORE, alla palpazione, durante l’attività e durante l’esecuzione di test specifici.
2. La FORZA del muscolo lesionato deve essere uguale a quella controlaterale;
3. Il muscolo coinvolto deve avere una FLESSIBILITÀ durante lo stretching uguale al controlaterale.
4. L’atleta deve essere in grado di eseguire test specifici per ciascun gruppo muscolare coinvolto e riuscire a controllare il gesto in maniera ottimale, mantenendo la PERFORMANCE ai livello ottimale.
5. L’atleta può riprendere lo sport a seguito di GIUDIZIO MEDICO, che riassume le varie fasi e controlla le progressioni di lesioni clinicamente ed ecograficamente.
A settimana prossima,
Dott.ssa Rachele Penati