L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un’alterazione delle ossa che diventano più fragili, con un maggiore rischio di fratture. Le sedi più frequenti di fratture da fragilità sono il corpo vertebrale (a livello della colonna dorso-lombare), il femore (a livello del collo o del trocantere) e l’estremo distale del radio.
In Italia l’osteoporosi colpisce circa 5.000.000 di persone, di cui oltre l’80% sono donne in post-menopausa.
L’osteoporosi viene suddivisa in:
1) primaria se associata al depauperamento fisiologico di massa ossea, divisa in post-menopausale (quando direttamente innescata e sostenuta da una carenza di estrogeni) e senile (se associata ai processi di invecchiamento);
2) secondaria ad altre condizioni (malattie endocrine, malattie gastrointestinali, malattie del sangue, farmaci).
Inoltre importanti fattori di rischio per l’osteoporosi sono: fumo, alcol, caffè, eccessiva magrezza, un’alimentazione carente di calcio (indicazioni più sotto), sedentarietà, menarca tardivo, menopausa precoce.
La diagnosi di osteoporosi si basa sia su valutazioni strumentali sia di laboratorio.
L’esame strumentale più affidabile per identificare i pazienti con osteoporosi, ma anche per controllarne nel tempo l’evoluzione e per soppesare i rischi di subire una frattura, è la densitometria ossea o mineralometria ossea computerizzata (MOC). Si tratta di un’indagine che utilizza raggi X per determinare la massa ossea di vertebre lombari e femore e la quantità e la densità minerale di questi distretti anatomici.
La radiografia tradizionale invece è utilizzata per evidenziare segni indiretti di osteoporosi e dimostrare la presenza di fratture.
È possibile lavorare per prevenire l'osteoporosi fin dalla giovane età.
Obiettivo: massimizzare il picco di massa ossea ovvero la quantità di tessuto minerale osseo presente alla fine della maturazione fisica, un momento che nelle ragazze si raggiunge tra i 16 e i 18 anni e nei maschi tra i 20 e i 22 anni. Da questo momento in poi la densità e la dimensione delle ossa non aumentano più e si mantengono costanti per tutta l'età adulta.
Nei soggetti in cui la malattia sia già stata dimostrata è necessario impostare una terapia con supplementazione di Vitamina D e Bisfosfonati, farmaci in grado di ridurre il riassorbimento osseo o con farmaci che ne stimolano la formazione. È altrettanto importante ridurre il rischio di fratture, per esempio eliminando le condizioni che possono favorire le cadute, incoraggiando una moderata attività fisica e l’eliminazione di fumo e alcool, ottimizzare l’apporto di calcio e vitamina D.
Di seguito, il fabbisogno giornaliero di calcio per età, i valori di vitamina D e il contenuto di calcio dei vari cibi.
FABBISOGNO GIORNALIERO DI CALCIO |
|
Neonati |
400-600 mg |
Bambini |
800-1200 mg |
Adolescenza |
1000-1300 mg |
Gravidanza |
1500 mg |
Allattamento |
2000 mg |
Pre-menopausa |
800-1000 mg |
Post-menopausa/senilità |
1500 mg |
VITAMINA D |
|
Normale |
30 ng/ml (70-90 nmol/l) |
Insufficiente |
12-30 ng/ml (40-70 nmol/l) |
Deficit-Carenza |
5-12 ng/ml (20-40 nmol/l) |
Severa Carenza |
<5ng/ml (<20 nmol/l) |
CIBI RICCHI DI CALCIO |
|
(valori per 100 g di prodotto) |
Calcio (mg) |
Latte intero |
119 |
Latte parzialmente scremato |
120 |
Latte magro |
122 |
Yogurt intero |
111 |
Yogurt parzialmente scremato |
120 |
Formaggi stagionati |
860-1340 |
Formaggi freschi |
270-430 |
Alici |
148 |
Calamari |
144 |
Gamberi |
110 |
Sardine sott'olio |
354 |
Sgombri in salamoia |
185 |
Broccoletti di rapa |
97 |
Carciofi |
86 |
Cardi |
96 |
Cavolo cappuccio verde |
60 |
Cicoria da taglio |
150 |
Radicchio verde |
115 |
Spinaci |
78 |