Cos’è l’artrosi?
L’artrosi è una malattia cronica, caratterizzata da lesioni degenerative della cartilagine articolare. Si stima che in Italia coinvolga quattro milioni di persone corrispondente al 12.1% della popolazione.
A livello clinico, l’artrosi si manifesta con dolore, che peggiora con l’esercizio e lo sforzo, e limitazione funzionale. Si associano inoltre rigidità mattutina (10-20 min), gonfiore, tumefazione ossea e scrosci articolari.
Misure per prevenire l’artrosi
Sebbene non si può arrestare il processo degenerativo fisiologico strettamente connesso all’invecchiamento, vi sono diverse accortezze che possono rallentare questo processo in maniera significativa. Questo avviene attraverso:
1) La riduzione del peso corporeo
Il controllo del peso corporeo è fondamentale soprattutto per salvaguardare la colonna e gli arti inferiori, perché l’alto carico su queste articolazioni favorisce lo sviluppo dell’artrosi.
2) Il riposo
Durante il giorno è importante far riposare le articolazioni, a esempio per le problematiche delle ginocchia e delle anche, distendendosi a metà giornata, in modo da ridurre il carico e permettere la reidratazione delle cartilagini.
3) I tutori e gli ausili
Per scaricare le articolazioni è anche possibile usare un tutore o un ausilio, che si può trovare già predisposto o può essere confezionato su misura. Esempi sono tutori che limitano il movimento del pollice nella rizoartrosi, ginocchiere articolate nelle artrosi avanzate di ginocchio, ausili per la deambulazione (esempio: stampella, bastone) nel caso camminare sia troppo doloroso.
4) L’attività motoria
L’immobilizzazione è dannosa e peggiora l’artrosi. Si consiglia quindi un’attività fisica moderata e continuativa; inoltre è importante eseguire gli esercizi lentamente e con cura evitando sforzi muscolari intensi.
L’attività fisica, contrariamente alle credenze comuni, non peggiora l’artrosi né danneggia le articolazioni, ma aiuta a rinforzare le strutture muscolari e i tessuti molli, stabilizzando così le articolazioni e prevenendo possibili danni.
5) L’alimentazione
Va privilegiata una dieta ricca di verdure e frutta, da assumerne almeno in cinque porzioni al giorno.
Cibi che vanno evitati sono: lo zucchero e i prodotti che lo contengono, alcolici e caffè, pane e pasta raffinati; le carni, gli insaccati e la carne conservata, i prodotti ricchi di grassi e i fritti che sono dannosi e pro-infiammatori e i formaggi stagionati.
Esempi di esercizi per la rigidità:
Per la rigidità mattutina:
1) da distesi, a letto, eseguire piccoli movimenti con le dita dei piede e delle rotazioni di caviglia.
2) In seguito, facendo strisciare i piedi sul letto, avvicinare le ginocchia al petto, una gamba alla volta.
3) Infine, con gamba flessa, si può prendere il ginocchio e si possono eseguire delle piccoli rotazioni, per mobilizzare l’anca.
Per rigidità del collo:
1) da seduti, si cerca di allineare la testa con il mento in asse, come se un filo ci tenesse dritti, mantenendo questa posizione per qualche ciclo d’inspirazione ed espirazione.
2) si possono poi fare dei movimenti del collo disegnando dei cerchi, girando la testa a destra e a sinistra, inclinandola di lato a destra e a sinistra.
Per le mani irrigidite: esercizi con le mani immerse nell’acqua tiepida, iniziando con piccoli movimenti di flessione ed estensione e aumentando gradualmente l’ampiezza.
Per rimettere in moto le mani irrigidite al mattino, si possono fare degli esercizi tenendole immerse nell’acqua tiepida, iniziando con piccoli movimenti che gradualmente possono aumentare di ampiezza e ci si può aiutare delicatamente con l’altra mano.
Per maggiori informazioni, potete contattare Rachele Penati, Medico Chirurgo